La Troisi...con detenuti e disabili
Spettacoli finali del progetto "VIVERE NON RECITARE"
da: La redazione di Tarantobuonasera
Gli studenti del Vittorino da Feltre offrono alla popolazione carceraria lo spettacolo “Amici si può” e i detenuti mettono in scena uno spettacolo di Playback Theatre per i disabili e le loro famiglie. Si avvia alla conclusione il progetto “Vivere non recitare”.
A partire dallo scorso maggio sono stati avviati e condotti i laboratori di recitazione (Tenuti da Maria Teresa Liuzzi e Raffaele Boccuni dell’Associazione Massimo Troisi) e musica (tenuti da Elisa Buono). I laboratori sono finalizzati alla realizzazione di uno spettacolo, la cui regia è stata curata dall’esperta di teatro del Muse Alessia Berardi. Lo spettacolo sarà quindi messo in scena dagli allievi sia in carcere che presso l’Auditorium Tarentum. I detenuti invece hanno lavorato con il Playback Theatre, un teatro ideato da Johnathan Fox e che rintraccia le sue radici nello psicodramma di Moreno.
Ormai mancano pochi giorni alla conclusione del progetto. Il prossimo appuntamento è fissato per il 15 dicembre alle ore 9.30, quando gli alunni del Vittorino da Feltre metteranno in scena per la popolazione carceraria lo spettacolo “Amici si può”. Il testo prende spunto dalla trilogia dell’amicizia di Sepulveda e vuole trasmettere i valori di amicizia e solidarietà che possono nascere dalla e nella diversità. Lo stesso spettacolo sarà poi riproposto presso l’Auditorium Tarentum sempre il 15 dicembre alle 18. Invece il 17 e il 18 dicembre Gigi Dotti Trainer riconosciuto dalla Scuola di Playback Theatre di New York, nonché psicologo, psicodrammista e direttore di Playback Theatre terrà un laboratorio rivolto tanto ai detenuti che agli allievi del Vittorino da Feltre che ha proprio l’obiettivo di creare conoscenza e integrazione tra il mondo del dentro e del fuori. Il laboratorio sarà la premessa dell’evento finale che si terrà il 19 Dicembre, con uno spettacolo che porta sul palcoscenico non attori, ma uomini, perché “Vivere, non è recitare”.
Capofila del progetto è il Vittorino da Feltre, diretto dalla preside Alessandra Larizza, e prevede il coinvolgimento del carcere di Taranto, diretto da Stefania Baldassari, dell’istituto comprensivo Don Bosco, diretto da Carmen Acquaro, del Ciofs/fp Puglia, e dell’Associazione di promozione sociale Massimo Troisi. Sono stati infatti coinvolti a livello nazionale la Scuola Italiana di Playback Theatre, il Muse di Roma, il Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi e la Compagnia di Teatro Stabile Assai di Roma con Antonio Turco, direttore di area pedagogica e responsabile delle attività culturali presso Rebibbia reclusione. Ha coordinato le attività dell’intero progetto la la professoressa Eliana Decaroli, per la parte realizzata nell’istituto comprensivo ha collaborato la professoressa Carmen Salluzzi.
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